Pipo è stato ritrovato il 3 gennaio 2023 per strada, sporco e senza collare. Io (Fátima) vivevo già in Italia in quel periodo, ero andata in Perù solo a Natale e Capodanno, mi restavano solo un paio di giorni prima di tornare in Italia, Matías viveva ancora in Perù. Quel giorno lui si è avvicinato a noi con molto amore. Abbiamo chiesto alle persone che lavorano nelle vicinanze se sapevano qualcosa, ma hanno semplicemente detto che era lì da solo. Gli abbiamo subito comprato del cibo, un guinzaglio e un giocattolo. Siamo rimasti con lui per circa 5 ore senza sapere cosa fare, purtroppo non eravamo nella posizione ideale per adottarlo ma ci siamo rifiutati di lasciarlo solo. In Perù è difficile ottenere aiuto dallo Stato per questi casi perché non ce n’è. Per fortuna un ragazzo di buona volontà, vedendoci lì, ci ha aiutato a portarlo a casa sua affinché potesse almeno passare la notte lì. Tuttavia non poteva adottarlo neanche lui e quindi dovevamo andare a prenderlo la mattina dopo per cercare una soluzione presso un veterinario o un rifugio. Purtroppo non c'erano soluzioni, era la prima volta che sperimentavamo quanto sia difficile una situazione di quel genere. Il nostro cuore si è spezzato perché non avevamo una soluzione ma neanche lui poteva restare con noi......Pipo ha dovuto di rimanere una notte in un rifugio per cani, che era la nostra ultima opzione perché l'organizzazione e lo spazio della maggior parte dei rifugi del paese , purtroppo non sono dei migliori a causa di la mancanza di supporto. Per questo motivo ho preferito toglierlo di lì e fortunatamente la coinquilina del ragazzo con cui Pipo ha trascorso la prima notte si aveva convinto di adottarlo. Lo ha fatto e tutto sembrava perfetto, noi siamo andati a incontrarla e abbiamo visto che Pipo stava felice , per questo motivo sono tornata in Italia felice e tranquilla.
Due settimane dopo il ritorno ho ricevuto un messaggio dalla ragazza che aveva adottato Pipo, dicendo che non poteva più averlo perché il proprietario del suo appartamento glielo aveva proibito e le aveva dato una settimana perché Pipo potesse andarsene. A quel punto è iniziata la parte più difficile, io ero già molto lontano, ero anche molto spaventata e disperata perché sapevo quanto fosse difficile. Come soluzione urgente, Pipo è andato in una casa temporanea presso una famiglia che sembrava essere molto ben accudita. La mia unica condizione era che mi tenessero sempre informata. Sfortunatamente, questa famiglia non mi ha quasi mai risposto e si è rifiutata di aggiornarmi su Pipo. Ci è sembrato molto strano quindi Matias ha deciso di andarlo a trovare. Trovare una famiglia permanente per Pipo è stato un processo che non si è mai fermato. Ho pubblicato post su Pipo in più di 40 gruppi Facebook, ho parlato personalmente con tutte le persone interessate per scoprire chi fosse una buona opzione. C'era una coppia interessata che era l'opzione perfetta per Pipo. Erano amanti degli animali, avevano già un altro cane ed erano molto coscienti. Il giorno in cui Matias andò a trovare Pipo, questa coppia lo accompagnò. Pipo ha dovuto assumere farmaci per evitare il rischio di anemia e hanno anche scoperto che aveva un problema all'osso della gamba che lo faceva zoppicare. I veterinari hanno detto che doveva essere operato. Al di là delle spese finanziarie che avevamo assunto, eravamo ancora più preoccupati perché per iniziare il trattamento o l'intervento chirurgico aveva già bisogno di trovare una famiglia che si prendesse cura di lui. Finché non l'abbiamo trovato, non abbiamo potuto utilizzarlo. Sempre nella stessa situazione Matias andò a prenderlo. Come ho detto prima, il processo per trovare una soluzione dopo l’altra è stato infinito. A quel punto aveva trovato un'altra casa temporanea ma vedendo che Pipo non si sentiva molto comodo abbiamo deciso di non lasciarlo lì. Io, molto disperata per la situazione e soprattutto perché non ero presente di persona, ho pregato un amico in Peru di potere averlo solo per alcune giorni mentre noi trovavamo una soluzione definitiva...poiché nello stesso momento stavo parlando anche con un'altra coppia interessata a Pipo, in fatti loro erano totalmente convinti ed evidentemente gli promettevano una vita ottimale. Allora, per concludere l'adozione la coppia è andata a trovarlo ma all’ultimo momento, dopo vederlo, l’hanno rifiutato.
Affrontare tutto questo processo è stato difficile perché ogni volta che sentivamo di aver trovato la famiglia ideale per Pipo, succedeva qualcosa di brutto, sembrava che la fortuna non fosse dalla nostra parte. Ma più della nostra costante delusione, ciò che ci ha spezzato il cuore è stato il modo confuso e triste che Pipo avrebbe potuto sentirsi cambiando di casa e di "padroni" così spesso.
Io essendo in Italia mi sentivo molto male, a volte non riuscivo a dormire, era impossibile stare tranquilla senza sapere cosa fare e sentirsi impotenti essendo così lontano. Non ho smesso di intervistare chiunque chiedesse o fosse interessato a Pipo, quasi sul punto di arrendermi, io e Matias ci siamo accorti che c'era una persona che ci aveva scritto interessato per due giorni di seguito e aveva risposto in modo soddisfacente al nostro precedente questionario . . Poi ho proceduto a intervistarlo tramite chiamata. E é così come ho conosciuto a Matias (eh sì, guarda caso si chiamava anche Matias) un bravissimo ragazzo, e il suo stile di vita si adattava perfettamente alle esigenze di Pipo. In realtà non volevo illudermi ancora perché magari dopo avrebbe finito anche per rifiutarlo..... ma per lui non era nemmeno necessario andarlo a vedere per prendere una decisione. Questo ragazzo è andato subito a prenderlo a casa ed è stato amore a prima vista. Io e Matias (io da la videochiamata ) abbiamo accompagnato a Pipo nella sua nuova casa per confermare che tutto era ideale per lui, e così è stato. L'attuale proprietario di Pipo, Matias, è stata l'ultima casa in cui Pipo si è trasferito ed è diventata la sua casa eterna. Quel giorno è stato per noi uno dei più felici, la pace e il sollievo che abbiamo provato sono stati immensi.
Tutte le difficoltà che abbiamo incontrato nel processo avevano senso in quel momento tutto è successo per una ragione, Pipo ha avuto così tanta sfortuna con così tante famiglie tanto perché così alla fine ha potuto trovare il suo migliore amico, Matias.
Oggi Pipo non si chiama più così, il suo nuovo nome, in la sua nuova vita é Kai, ma per noi Pipo, sempre sarà il nostro Pipo, e ci ricorderà tutta questa storia. Lo amiamo per sempre. Siamo stati dispiacciuti di non avere avuto la possibilità di adottarlo, di divenntare la sua famiglia eterna... ma tutto ha un senso, luí ha trovato il suo finale felice e abbiamo fatto la promessa di dare tutto l'amore del mondo a qualsiasi cane che incrocerà il nostro cammino nella vita, e che Pipo sarà solo il primo di tutti i cani a cui speriamo un giorno darli anche finali felici.
Per il momento l'arca di Pipo sarà il nostro modo per non dimenticare mai la nostra promessa.
Con tutta questa storia vogliamo chiedere aiuto anche ai cani dei paesi con meno aiuti in questi casi come il nostro, Perù. L'Italia, almeno Firenze, secondo noi ha fatto un buon lavoro. Qui abbiamo visto una realtà completamente diversa: proprietari responsabili, amorevoli e impegnati con i loro animali, non abbiamo visto un solo cane solo per strada, soffrendo la fame o il freddo. Continuiamo a diffondere l'amore che tutti gli animali del mondo meritano.
L’ Arca di Pipo
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